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ELZEVIRO - 4 NOVEMBRE - Giornata dell'Unità Nazionale e delle Forze Armate

"Per la Giornata dell'Unità Nazionale e delle Forze Armate si pubblica il discorso del sindaco di Boschi Sant'Anna, Vincenzino Passarin"




4 Novembre 2018 Cari Cittadini, ricorre oggi il primo centenario della vittoria che segnò la fine della Grande Guerra, un conflitto che rese possibile l’Unità Nazionale …sia pure al prezzo di un grande tributo di sangue. L’Italia infatti, sebbene avesse vinto la guerra, in quanto schierata dalla parte degli alleati, dovette fare i conti con 650.000 caduti, se a loro aggiungiamo le vittime civili, il bilancio è veramente catastrofico, …una strage inutile l’aveva definita l’allora Papa “Benedetto XV”. Tuttavia quando ricordiamo i caduti di ogni tempo o quando ci rechiamo ai monumenti posti in memoria dell’eroismo della nostra gente, facciamo omaggio ai valori che esaltano la profonda umanità del sacrificio, dell’eroismo e della dedizione che sono perenni e comuni. Oggi non è soltanto il giorno del ricordo e del ringraziamento, …è quello della riflessione, anzi lo deve essere, per fare in modo che il passato, la storia, ci sia di insegnamento per il futuro … ai nostri eroi, oltre che alle vittime del terrorismo, va il doveroso e riconoscente ricordo dell'Amministrazione Comunale, voglio sperare che la memoria trasformi la nostra quotidianità, in gesti di pace, di libertà e giustizia. Come rappresentante dello stato civile, molte volte ho sentito invocare: giustizia, pace e, l’ho sentita invocare lo scorso 20 ottobre da tanti ragazzi della scuola media, ad una cerimonia organizzata dall’A.N.C.R. che ricordava il Centenario e, le brutture della guerra …ma, ho assistito anche ad altrettanti gesti di prepotenza, illegalità, infrazioni, egoismo, indifferenza, menzogna, ingiustizia, che uniti all’attivismo digitale, hanno generato e generano tutt’oggi, veri e propri movimenti d’opinione, scatenando rabbia sociale in chi non ha una minima conoscenza di base. Quindi, come possiamo pretendere giustizia e pace se in prima persona non diamo l’esempio? Penso che, lo dovremmo dare con lo stesso impegno delle nostre forze armate che giornalmente compiono atti, che io definisco: gesti d’affetto verso la nostra Patria. Purtroppo viviamo in un periodo storico difficile, incerto, di profonda sofferenza in cui: la politica è febbricitante, la democrazia pure e la rabbia che viene alimentata è tanta; se taluni proclamano cenni di ripresa, … per molti altri invece, la ripresa economica è bloccata, talvolta sembra non ci siano soluzioni per risollevare la nostra Italia, mentre, basterebbe una semplice ricetta con dei buoni ingredienti: legalità, partecipazione, senso civico, responsabilità, dialogo e un rinnovato amore per la propria terra e per il proprio Paese. L’insegnamento dei nostri caduti e il loro ricordo deve servire a scuoterci e stimolarci nell’impegno quotidiano per testimoniare la parte migliore del nostro passato, della nostra storia, che ha in sé un patrimonio di democrazia e di valori che altro non è che il patrimonio di ogni persona che vuole vivere in pace. Spetta a noi tutti quindi, trasmettere una visione non predatoria della vita, senza sottrarsi ai propri doveri con abili slalom tra i differenti sistemi tributari, per favorire il benessere sociale e indurre i giovani a prendere in consegna il Paese preparati responsabilmente, per garantire a tutti una convivenza civile ispirata alla giustizia e alla pace. Viva l’Italia, viva i nostri soldati.

Il Sindaco Vincenzino Passarin