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VILLA BARTOLOMEA - Precisazioni della maggioranza sull'IPAB Maria Gasparini

"L'amministrazione comunale ha diffuso un volantino per spiegare lo stato in cui versa la casa di riposo e i contrasti in essere con l'attuale consiglio di amministrazione"



Non è ancora terminata la pausa natalizia che la polemica politica si riaccende a Villa Bartolomea. L'amministrazione comunale ha deciso di divulgare un volantino che spiega lo stato in cui versa la casa di riposo e i contrasti in essere con l'attuale consiglio di amministrazione.
Secondo il gruppo di maggioranza la mancata conclusione dell'iter di costituzione dell'IPAB  da parte della precedente amministrazione comunale, che ora siede nei banchi della minoranza, e le difficoltà di dialogo tra parenti degli ospiti e consiglio di amministrazione, stanno provocando una serie di disservizi che l'amministrazione comunale sta cercando di risolvere in maniera radicale.
Da quanto spiegato nel volantino non si comprende come abbia fatto la precedente amministrazione comunale a nominare un consiglio di amministrazione dopo aver dichiarato decaduti i provvedimenti che la istituivano.
Inoltre se la Regione finora inerte sarà chiamata a risarcire l'amministrazione comunale e gli ospiti della casa di riposo, oltre ai dipendenti che non hanno visto pregiudicati i loro diritti.

"DOVEROSE PRECISAZIONI SULL’IPAB MARIA GASPARINI

Cari Cittadine e Cittadini,
a seguito della diffusione di notizie incomplete e strumentali fornite dai gruppi di minoranza riguardo una realtà importante come l’IPAB Maria Gasparini di Villa Bartolomea, troviamo doveroso precisare alcune cose.

L’IPAB Maria Gasparini è stata voluta e costituita dall’amministrazione Bersan-Soardo con due delibere di consiglio comunale, annullate dopo alcuni mesi.
A questo punto si è creato un caos di gestione sulle competenze e sulle responsabilità. Ad oggi, per il Comune l’IPAB non dovrebbe esistere mentre esiste per la Regione.
A complicare questo caos, vanno aggiunte le inadempienze successive dell’amministrazione Bersan-Soardo che non ha fatto le dovute convenzioni e i passaggi di proprietà con l’IPAB e, cosa ancora più grave, non ha agito per tutelare i dipendenti del comune che lavorano nell’istituto e che non vedono garantiti i loro diritti.
Precisiamo inoltre che i lavori allo stabile dell’ ipab non sono mai stati impediti, ma si è solo richiesto di essere informati. Attualmente gli automezzi dell’ IPAB, sono di Proprietà del Comune il quale ne è responsabile in solido. NON NE E’ MAI STATO NEGATO L’UTILIZZO.
A questa lunga serie di errori (nella nostra esposizione semplificata) vanno aggiunti inoltre una serie di problemi riguardanti il rapporto tra i Parenti degli Ospiti e il Consiglio di Amministrazione.

Già a Novembre del 2017 i rappresentanti dei Dipendenti del comune e rappresentanti degli Ospiti dell’IPAB manifestano al Sindaco diversi punti critici riguardanti la gestione e la vita all’interno della struttura ( mensa, fisioterapia, pulizia, assistenza...)
.
A Gennaio 2018, con il perdurare delle lamentele dei Cittadini, il Sindaco chiedeva al Consiglio di Amministrazione (CdA) dell’IPAB un incontro per discutere su queste richieste. Nell’occasione, il presidente rispondeva con un elenco di conteggi economici relativi ai rapporti tra IPAB e Comune senza di fatto rispondere alla richiesta dei Famigliari degli Ospiti e del sindaco.

Non potendo ignorare le richieste dei Cittadini e vista la non volontà di dialogare, anche dopo un secondo incontro con i Parenti degli Ospiti (Giugno 2018), l’amministrazione si è vista costretta a chiedere un passo indietro del CdA per poter far fronte alle esigenze degli Ospiti.


DOMANDA:
PERCHE’ L’AMMINISTRAZIONE BERSAN-SOARDO NON E’ STATA CAPACE DI CHIUDERE GLI ITER DI COSTITUZIONE DELL’IPAB, compresi i relativi passaggi di proprietà e le garanzie per i lavoratori dell’ente?



Relativamente alla posizione dell’Ing. Ferrante, c’è da ricordare che lo stesso ha motivato le dimissioni per il “...progressivo peggioramento del dialogo e nella concertazione interna al CdA che io ritengo totalmente insufficienti per gestire in modo adeguato un’ azienda così complessa come la casa di riposo.”

Un CdA, ricordiamo, dal quale nel dicembre 2016 si dimettono 4 Consiglieri su 5 per motivi perso- nali, ma dopo qualche settimana, 2 dei dimissionari vengono rieletti dall’amministrazione Bersan-Soardo.
DI FRONTE ALLA MANCANZA DI RISPOSTE DA PARTE DEL CDA AI CITTADINI, IL COMUNE HA SENTITO L’OBBLIGO DI SEGNALARE LO STATO DELLE COSE IN REGIONE, E RESTA SERENAMENTE IN ATTESA DELLE DECISIONI DEGLI UFFICI COMPETENTI.
Sotto il profilo dei rapporti economici il Comune ha un credito di circa 300.000 Euro nei confronti dell’IPAB. Questa situazione unita ad altre (Debiti fuori Bilancio e Corte dei Conti) mette in seria difficoltà le finanze del Comune, ennesimo amaro lascito della disastrosa gestione Bersan-Soardo.
Quello che le Liste Bersan-Soardo hanno causato è questa situazione, grave e imbarazzante, dove gli Ospiti dell’IPAB e i lavoratori subiscono le conseguenze più gravi che noi non dobbiamo e vogliamo accettare.
Stiamo lavorando, seppur tra mille difficoltà, per una soluzione radicale che vada nel senso del vero servizio alle persone più fragili.
Quello che le LISTE BERSAN SOARDO VOGLIONO MANTENERE è questo modello di cattiva gestione, dove gli Ospiti delll’IPAB vengono dopo L’ASSEGNAZIONE DELLE POLTRONE."
(05/01/2019)