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VILLA BARTOLOMEA - La società dei rifiuti Serit presente il conto al Comune

"Una stangata da 500 mila euro tutta a carico dei cittadini, quella richiesta da Serit (raccolta rifiuti) che ha fatto causa agli amministratori attuali e precedenti. Risultato: 160 mila euro da pagare già da quest'anno"


Dopo il milione di euro chiesto dalla Corte dei Conti per il riaccertamento dei bilanci degli ultimi anni, ora una nuova "tegola" da più di mezzo milione di euro si abbatte sui cittadini del Comune di Villa Bartolomea.
Tutto è partito da una richiesta di 600 mila euro promossa dalla ditta Serit di Cavaion Veronese, la società che gestiva i rifiuti durante il mandato dell'ex sindaco Luca Bersan, prima che subentrasse la nuova società in house Sive.
La ditta di Cavaion Veronese ha presentato infatti fatture per lavori effettuati durante gli anni 2015-2017, ma mai approvati dall'amministrazione comunale del tempo, dunque debiti fuori bilancio che il Comune non sarebbe (di norma) stato tenuto a pagare se non sono giustificati.
Serit ha quindi deciso di intraprendere una causa civile notificando il decreto ingiuntivo per il credito vantato. Il Comune si è costituito in giudizio, ma in risposta Serit ha chiesto al Giudice Monocratico di Verona  di chiamare in causa come responsabili in solido anche amministratori e dipendenti. Sono stati citati quindi il sindaco Andrea Tuzza, il consigliere Luca Pradella, ma anche gli ex amministratori Luca Bersan, Mirko Bertoldo, Giacomo Soardo e Roberto Rodin oltre ad alcuni dipendenti comunali, chiamati quali responsabili e debitori insieme al Comune.
A seguito di tali richieste l'amministrazione comunale ha deciso di pervenire a transazione da 500 mila euro e durante l'ultimo consiglio comunale è stata approvata un accordo che stabilisce il pagamento di rata annuali di 160 mila annui a carico del Comune ossia dei cittadini.
Tecnicamente non si comprende come possa il Sindaco Andrea Tuzza essersi costituito in causa come rappresentante legale del Comune e costituirsi anche contro l'ente stesso che rappresenta a titolo personale, chiedendo oltretutto la condanna del Comune al pagamento di quanto dovuto, senza trovarsi non solo in conflitto di interessi e in possibile incompatibilità con la carica di Sindaco.
Ci si aspetterebbe che il Comune chieda i danni agli effettivi responsabili amministrativi per aver dovuto corrispondere somme così elevate fuori bilancio e che comporteranno una forte aumento della tassazione o il taglio dei servizi a carico dei cittadini.
 
(foto: pixabay) (27/05/2019)