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PARASSITI - La notizia che non c'è!

"Del leader socialista sono rimasti agli italiani un enorme debito pubblico da pagare, con il conseguente taglio delle pensioni e il ricordo del prelievo sul conto corrente e del costo della metropolitana milanese"



Bettino Craxi, all'anagrafe Benedetto Craxi nacque a Milano il 24 febbraio 1934, è stato un politico italiano, Presidente del Consiglio dei ministri dal 4 agosto 1983 al 17 aprile 1987 e Segretario del Partito Socialista Italiano.
Sotto il suo governo, tra il 1983 e il 1987 il debito pubblico passò da 400 mila a un milione di miliardi di lire e il rapporto debito-Pil dal 69 al 92%, raggiungendo il 116% nel 1993 quando fu necessario intervenire con una manovra da 93 mila miliardi (bollo sulla patente e altre tasse), riformando le pensioni (fine del sistema retributivo) e attuando il contestatissimo prelievo forzoso del 6 per mille dai conti correnti degli italiani (una tantum!).
Craxi è stato condannato con sentenza passata in giudicato a 10 anni:
5 anni e 6 mesi per corruzione nel processo ENI-SAI il 12 novembre 1996;
4 anni e 6 mesi per finanziamento illecito per le tangenti della Metropolitana Milanese il 20 aprile 1999.
Mori da latitante il 19 gennaio 2000 ad Hammamet in Tunisia, mentre erano ancora in svolgimento i procedimenti giudiziari nei suoi confronti e fuggendo alla reclusione.
 
(da Wikipedia) (19/01/2020)