"La partita di calcio Atalanta-Valencia è stata di fatto il paziente zero del covid-19 che ha più raddoppiato i decessi in Italia"
Una bomba biologica viene definita la partita di calcio tra Atalanta (Bergamo) e Valencia del 19 febbraio che ha coinvolto i 50 mila tifosi che stretti alla stadio, metropolitana, pullman, treno, autogrill, ristoranti, pub e per strada ha aumentato in maniera esponenziale i contagi di Covid-19, raggiungendo le fasce di età più deboli.
Una partita giocata a San Siro che ha portato 15 giorni dopo ad un aumento dei casi di contagio soprattutto a Bergamo con un totale di 33 mila morti di cui quasi la metà in Lombardia.
A questo si è aggiunta la volontà di non chiudere subito per garantire il distanziamento sociale, l'errore di non mettere in zona rossa Azzalo Lombardo e Nembro e la diffusione del virus negli ospedali e nelle case di riposo (RSA), hanno provocato un'aumento dei contagi e dei decessi che continuano tutt'oggi.
Forse è ora di ripensare il calcio e riportarlo alla dimensione di gioco dilettantistico, di sciogliere club e tifoserie spesso prese di mira dalla criminalità organizzata, costi per sicurezza pubblica e stadi insostenibili.
Il prossimo contratto milionario o il prossimo pallone d'oro meglio darlo ai medici e ai famigliari di quelli deceduti nonché agli infermieri e al personale sanitario che non sono scappati a Nizza, lasciando pazienti (e tifosi) a morire senza scampo.
(foto: pixabay) (24/05/2020)