Il rischio calcolato per le riaperture dal prossimo 26 aprile si giustifica con il rigoroso rispetto di uso delle mascherine e dei distanziamenti.
Questo il presupposto per riaprire bar e ristoranti. Un vero e proprio liberi tutti voluto, come sembra direttamente dal Presidente del Consiglio dei Ministri Mario Draghi con la piena responsabilità però di provocare di una nuova ondata di contagi, questa volta incontrollabile.
L'impressione è di aver dato una aspettativa senza limiti di spazio e tempo come se le zone rosse non esistessero più, soprattutto per il ponte del Primo Maggio dedicato notoriamente e scampagnate e gite fuori porta.
I numeri di contagi e morti invece non calano come dovrebbero e una ipotesi di riapertura poteva essere presa in considerazione con 5 mila contagi al giorno, non 13 mila come adesso.
Non sarà sufficiente richiamarsi alla responsabilità dei cittadini, disattesa purtroppo da tempo.
Nell'isola di Taiwan invece, per aver poche decine di contagi e qualche vittima, si è imposta una tracciabilità elettronica dei cittadini con sistema centralizzato e non regionale, quarantene di 14 giorni in alberghi Covid, sanzioni di 10 mila e euro e pene dell'arresto per chi viola le disposizioni anti contagio e divieto di accesso per tutti gli stranieri.
Nei manuali di diritto amministrativo vengono citate le ordinanze di necessità e urgenza, ordinanze di "guerra" per accelerare le campagne di vaccinazione prevenzione: come lo stesso presidente statunitense Biden ha inteso affrontare l'epidemia..
Se non si prenderanno questi provvedimenti per i prossimi mesi i contagi giornalieri potranno diventare 40 mila con un aumento esponenziale dei decessi e saranno gli ospedali a chiedere aiuto dall'esercito per sostenere l'aumento dei ricoveri.
Davvero il Governo Draghi vuole assumersi direttamente questa responsabilità?
(foto: pixabay) (18/04/2021)