"La scissione voluta da Luigi Di Maio apre la svolta per il rilancio del Movimento 5 Stelle di Giuseppe Conte"
L'uscita di Luigi Di Maio dal Movimento 5 Stelle apre di fatto la possibilità per Giuseppe Conte di poter uscire dal Governo e recuperare Alessandro Di Battista o il gruppo di Alternativa C'è.
Di Maio esce indebolito in quanto non è stato espulso ma ha lasciato il Movimento su un argomento come l'atlantismo (sostegno alle politiche estere della Nato per l'Ucraina) confermato e votato dal Movimento, facendo intendere di avere il problema del secondo mandato.
Conte potrà mettersi all'opposizione per dimostrare di poter rinunciare alle poltrone da ministro e portare avanti le battaglie storiche e princìpi del Movimento.
Un'occasione anche per presentare una squadra completamente nuova con candidati scelti da Conte e con candidati scelti con criteri più rigorosi.
A questo punto Conte dovrebbe iniziare un tour de force dell'Italia e di tutti i programmi televisivi per presentare un nuovo Movimento completamente diverso dal precedente, riformato nelle persone e nelle idee.
Ma quali saranno i motivi del dissenso con la maggioranza? Reddito minimo, un ministro inquisito, la questione legale come la riforma Cartabia e la guerra in Ucraina.
Difficile anche sostenere le battaglie come il reddito di cittadinanza, il ripristino della interruzione della prescrizione penale o il decreto dignità.
Non mancheranno i problemi col Partito Democratico ora in difficoltà con la creazione del campo largo con Azione di Carlo Calenda, Italia Viva di Matteo Renzi e altri partiti minori che potrebbe intaccare il 20% finora guadagnato.
(foto: logo) (26/06/2022)