Inoltre, anche se il professionista è disponibile a lavorare sotto tariffa, la Pubblica Amministrazione è obbligata ad assicurare una retribuzione proporzionata alla quantità e alla qualità del lavoro, dal momento che è chiamata a difendere la parte debole del rapporto contrattuale, vale a dire il professionista stesso.
E ai giornalisti nessun diritto? Che dire dei continui "concorsi" riservati ai giornalisti scelti a discrezione della P.A. e con compensi irrisori, a volte al ribasso, per prestazioni da dipendenti?
Cosa aspetta l'Ordine dei Giornalisti ad impugnare quei provvedimenti ora illegittimi a diffidare le Amministrazioni coinvolte?
Speriamo che questa sentenza dia maggiori tutele ai giornalisti (professionisti e pubblicisti) chiamati a guidare uffici stampa o ricoprire l'incarico di addetto stampa o portavoce nelle pubbliche amministrazioni.
(foto: pixabay) (27/11/2022)