"La differenza tra crimine organizzato e mafia in Spagna che non ha una mafia autoctona ma è sede logistica di criminalità organizzata"
Il narcotraffico è affascinante perché garantisce potere economico che si estende all'organizzazione politica. Un investimento infatti di 1.000 euro in cocaina può fruttare 180.000 euro in un anno, un guadagno molto più rapido rispetto a investimenti più tradizionali. Questo spiega anche la violenza radicale nel mondo del traffico di droga.
Il narcotraffico non può essere gestito da un semplice criminale che agisce per denaro, ma è sempre in mano al mafioso che agisce per il potere. Il denaro è solo un mezzo per il mafioso, che spesso conduce una vita modesta e isolata.
Il proibizionismo, inteso come depenalizzazione nei confronti dello spacciatore che non si vuole disintossicare, diventa un alleato della criminalità organizzata che può accedere ad un sistema di riciclaggio di denaro grazie alle banche europee con sedi offshore per legalizzare soldi sporchi e reintrodurlo nel continente.
La Spagna non ha, o almeno non è stata scoperta una mafia "autoctona", ma è un terreno fertile per numerose organizzazioni criminali internazionali (come quelle provenienti da Georgia, Montenegro e Italia). La loro presenza alimenta l'economia locale, in particolare nel settore immobiliare.
E' necessaria quindi una cultura che sappia identificare il crimine organizzato. La Svezia in particolare è un paese che non ha una cultura antimafia e sta affrontando un aumento di morti legate al traffico di droga. Il giornalismo investigativo viene presentato come uno strumento cruciale per portare alla luce queste attività criminali, anche se i giornalisti rischiano di vedere il loro lavoro strumentalizzato da partiti politici di estrema destra.
I mafiosi sanno che finiranno per essere arrestati o uccisi. Il loro vero obiettivo è far sì che le loro storie rimangano confinate nelle aule dei tribunali e nelle cronache, permettendo al sistema di operare nell'ombra e svilupparsi nell'economia reale in silenzio soprattutto grazie alle continue crisi internazionali, ora anche alle guerre in cui la criminalità organizzata opera liberamente quando vengono a mancare stabilità e controllo.
(foto: pixabay) (07/09/2025)