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VILLA BARTOLOMEA - Inaugurazione di Villa Ghedini nuova sede comunale

"Dubbi sulla destinazione e sulla sicurezza: sarà la prossima amministrazione a sciogliere tutti i nodi"


«Dopo oltre trent’anni di chiusura e di inutilizzo Villa Ghedini» ha dichiarato il sindaco Luca Bersan «torna ai cittadini perché siano custodi di un patrimonio unico e di tutti.»
Così la storica villa risalente a metà del Settecento e donata nel 1985 al Comune di Villa Bartolomea dalla signora Clara Ghedini Rigotti è diventata la nuova sede municipale, nonostante l'accesa polemica del gruppo di opposizione "Prospettiva Futuro", che aveva chiesto fino all'ultimo di lasciare la decisione all'amministrazione che sarebbe uscita dalle elezioni del prossimo 11 giugno.
Il progetto di ristrutturazione era iniziato già negli anni Novanta con l’amministrazione di centro-sinistra dell’epoca, che accese un mutuo con la Cassa Depositi e Prestiti pari a circa 500 mila euro per eseguire i lavori di rifacimento della villa.
 Nel 2010 il progetto di recupero della Villa aveva poi ottenuto un contributo regionale di 450 mila euro, investito per il restauro della parte principale dell’edificio.
A questo si è aggiunto di recente un contributo europeo tramite il Gal (Gruppo di Azione Locale) della Pianura Veronese pari a 100 mila euro con il quale è stata completata la porzione del piano terra e del primo piano retrostanti il corpo principale dove sono collocati gli uffici tecnici. 
La destinazione a sede comunale non parrebbe compatibile con il lascito  della signora Clara Ghedini Rigotti che aveva destinato villa Viero-Panziera-Ghedini alla promozione di attività sociali o culturali.
Una finalità diversa anche dalla destinazione del contributo europeo che doveva riguardare la creazione di un centro di promozione turistica, che esporrebbe la prossima amministrazione a nuovi e costosi contenziosi con pesanti esborsi per i cittadini.
A questo si aggiunge la inadeguatezza dal punto di vista della sicurezza dell'edificio con scale troppo ripide e strette, già per il passaggio di due persone, la mancanza di impianti di sicurezza come le porte antipanico e con il terzo piano da completare, che non renderebbero l'edificio inidoneo come luogo di lavoro e pericoloso per gli utenti, esponendo l'amministrazione a gravi responsabilità in caso di sinistro.
Problemi in ogni caso che dovranno essere risolti dal nuovo sindaco che verrà eletto alle imminenti elezioni comunali.

(foto:ilfiorinonews) (06/05/2017)