Con una circolare del Prefetto di Verona inviata a tutti i Comuni della provincia, è stato disposta l'applicazione dell'art. 128 del Testo Unico di Pubblica Sicurezza che prevede l'obbligo del registro delle operazioni giornaliere.
Ciò in quanto il d.lgs 22/2016 aveva abrogato solo l'art. 126 limitatamente però alla comunicazione di inizio attività da inviare al Comune (SCIA).
Il decreto non ha abrogato esplicitamente il successivo art. 128, pertanto coloro i quali esercitano il commercio di cose antiche o usate, pur essendo legittimati ad avviare le relative attività senza dover sottostare a controlli nella fase di accesso al settore - spiega la nota del prefetto - saranno tenuti ad annotare le relative transazioni nel registro come supportato da un recente parere del Consiglio di Stato. Ciò principalmente al fine di prevenire il traffico di beni culturali di illecita provenienza.
(foto: pixabay) (18/04/2018)