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VILLA BARTOLOMEA - Bloccato il "progetto del coinceneritore" di Novaresine

"A marzo, prima dell'emergenza Covid, l'amministrazione comunale aveva chiesto la valutazione di impatto ambientale per l'insediamento di Novaresine. Gli agricoltori si sono opposti"


Mentre stava scoppiando l'emergenza Covid, a Villa Bartolomea arrivava la proposta di un progetto forse altrettanto pericoloso.
Si trattava dell'insediamento nella ZAI di Carpi, al confine con il Comune di Castagnaro, della ditta Novaresine srl.
La ditta, oltre alla produzione di vernici, avrebbe avuto intenzione di realizzare anche un progetto di coinceneritore a "basso inquinamento" (il concetto di "coinceneritore" relativo ad un inceneritore che aveva come funzione principale quella di produrre energia o materiali a partire dai rifiuti ossia utilizzarli come combustibile normale o accessorio  oppure sottoporli a un  trattamento termico a fini di smaltimento ndr) in un luogo che dista quasi 80 kilometri dalla sede principale dell'azienda che ha sede vicino al lago di Garda.
E' chiaro che il progetto coinceneritore sarebbe stato un problema, perché lo è quello già presente a Lazise, partito proprio a febbraio, ma oggetto di proteste e richieste di controlli nei confronti dell'ARPAV da parte dei cittadini.
Pertanto la richiesta di Valutazione di Impatto Ambientale voluta dalla consulta dell'Agricoltura di Villa Bartolomea, è stata resa necessaria e ha scongiurato la costruzione dell'impianto.
Prova ne è anche il fatto che la ditta Novaresine risulta tra i 19 stabilimenti più pericolosi della provincia di Verona e che nel 1991, quando si chiamava ICS (Industria Chimica Stura), ebbe un grave incidente che devastò l'impianto di Colà di Lazise a causa di un fulmine caduto su un serbatoio, con possibili ripercussioni sulla salute dei cittadini e sull'ambiente.
Questo fa tornare alla memoria anche il recente tentativo di costruzione di un inceneritore a pollina nel Comune di Castagnaro, per il quale l'allora consigliere e attuale consigliere di maggioranza Luca Pradella si era opposto, facendo impegnare l'intera amministrazione comunale guidata dall'ex sindaco Luca Bersan a non consentire insediamenti di questo genere a Villa Bartolomea.
Ora l'attuale amministrazione guidata dal sindaco Andrea Tuzza, dopo attenta valutazione dell'opera (che potrà essere ripresentata nel 2021), ha ricevuto comunicazione di sospensione del progetto.
 
(foto: presentazione Novaresine srl) (05/07/2020)