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VILLA BARTOLOMEA - Liste Unite chiede la riapertura gratuita dei campi sportivi

"Con un volantino distribuito nella frazione di Carpi il gruppo di minoranza guidato da Luca Bersan chiede la riapertura dei campi sportivi parrocchiali e l'eliminazione della tassa di noleggio"


Volantino tutto dedicato ai campi sportivi parrocchiali, quello distribuito dal gruppo di minoranza Liste Unite, guidato dall'ex sindaco Luca Bersan.
Secondo quanto riportato, i campi sportivi delle frazioni sono chiusi da oltre un anno, nonostante siano stati ceduti in comodato d'uso gratuito al Comune.
Nel passato le spese di gestione erano a totale carico dell'amministrazione comunale e gli impianti venivano utilizzati gratuitamente dalle varie associazioni, anche grazie ad un contributo regionale utilizzato negli anni passati per sistemarli.
Ma quello che ha mandato su tutte le "furie" il gruppo Liste Unite è stata la richiesta di un noleggio a chi vuole utilizzare i campi sportivi sebbene il Comune continui a pagare i costi di manutenzione e le utenze.
Un'accusa lanciata contro l'attuale Amministrazione del sindaco Andrea Tuzza di voler imporre una "tassa sul divertimento" che lascerebbe ragazzi e giovani senza punti di riferimento.
La richiesta è chiara: riapertura gratuita dei campi sportivi parrocchiali.
Pronta la risposta della maggioranza sul profilo facebook che ha ricordato lo stato di abbandono del centro sportivo di Carpi già un anno prima della ultime elezioni e per tale motivo ha rinnovato la convenzione con la parrocchia (che ne detiene sempre chiavi e lucchetto) e ha investito 10 mila euro per la sistemazione degli spogliatoi. L'amministrazione Tuzza ha anche stipulato una convenzione con ASD Villa Bartolomea che si è fatta carico dei costi di manutenzione (quindi non più a carico del Comune) con la possibilità di richiedere un contributo a chi frequenta il centro sportivo.
Inoltre il campo da calcetto è sempre stato a pagamento.
Ma in questo momento di permanente contagio per il Covid19, che ha interessato la vicina provincia di Vicenza è forse il caso di puntare su misure più ampie come l'offerta scolastica estiva per i ragazzi, il collocamento lavorativo delle persone in difficoltà (e non solo) e la creazione di una nuova rete sanitaria, per contrastare una futura crisi che potrebbe arrivare in autunno.
(foto: volantino) (04/07/2020)