"Molta stabilità e poca crescita nel nuovo patto che riguarderà tutti i paesi dell'Unione Europea: per l'Italia 3 anni di grazia e poi il rigore dei conti"
Le nuove regole del Patto di Stabilità e Crescita dei paesi dell'Unione Europea sono stati decisi (o imposti) dalla Germania sono chiare:
- il deficit pubblico non potrà superare l’1,5% del Pil;
- il debito dovrà essere ridotto dell’1% del Pil l’anno;
- sotto il 90% del debito la riduzione sarà dello 0,5% del Pil all'anno;
- non saranno conteggiate nel deficit le spese per la difesa;
- saranno conteggiati gli investimenti strategici;
- ci potrà essere uno "sconto" di 10 miliardi per i maggiori interessi ma solo dal 2025 al 2027.
Il Pil dell'Italia ammonta nel 2021 a 1.782 miliardi di euro, mentre il debito pubblico è di 2.841 miliardi di euro.
Praticamente con una crescita del Pil dell'1% annuo, senza deficit e senza aumento degli interessi, l'Italia scenderà al 90% del debito in circa 60 anni, nella migliore ipotesi in 45 anni.
Anni quindi di austerità o che dovranno essere compensati da una vera lotta all'evasione fiscale, alla liberalizzazione di attività e professioni per non tagliare scuola, lavoro e sanità.
(foto: pixabay) (23/12/2023)