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ELZEVIRO - Si chiamerà Pentium

 "Il nome attribuito al microprocessore di Intel passò dal nome numerico a quello letterale per motivi di diritto di autore"


Chi non ricorda la serie di processori Intel denominati 286, 386 e 486 DX? Il nome "numerico" derivava dall'originale 8086, il primo microprocessore a transistor della storia.

Il processore volava alla velocità di 4,77 Megahertz (ora sono Gigahertz) che con il turbo arrivava 8 Megahertz.

Al processore, a caro prezzo, si poteva aggiungere il coprocessore matematico 8087, montato anche sulle serie successive 287, 387 e 487.

Ma la vera rivoluzione avvenne con il microprocessore Pentium (60, 100, 200 Megahrtz) che comprendeva il coprocessore matematico - salvo un piccolo baco nelle prime versione che produceva un errore di calcolo!

Il motivo di una scelta di tipo letterale derivò dalla legge sul diritto di autore che consentiva di tutelare meglio il nuovo prodotto.

Il quegli anni infatti, AMD che già produceva microprocessori per Intel, si staccò dalla casa madre e come azienda indipendente produsse i suoi 386.

Il mercato di stava aprendo a nuovi produttori come Cyrix poi diventata IBM e sentiva la concorrenza di Motorola 68000 che forniva i processori per Apple e Commodore Amiga, quest'ultimo il primo computer multitasking della storia, tanto da essere scelto da Andy Warhol per delle prove di "arte digitale".

Oggi Intel produce diversi processori tra i quali i3,i5,i7 e i9 sono i più performanti.

Amd dal canto suo propone i processori Ryzen (nome letterale e non più numerico) ed è rimasta leader dei processori per schede grafiche tornate alla ribalta per la produzione di bitcoin.

(foto:pixabay) (03/05/2024)