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ALTROCONSUMATORE - Arriva la norma (del 1992) ammazza contribuente

 "Con la sentenza della Cassazione n. 24476/2025 viene riconosciuto l'istituto della messa in mora che se non impugnato costituirà riconoscimento di debito"



Secondo la Corte di Cassazione l'intimazione di pagamento moderna è a tutti gli effetti equiparabile al vecchio “avviso di mora”, un atto che la legge elenca esplicitamente tra quelli che devono essere obbligatoriamente impugnati (ex art. 19 del D.Lgs. 546/1992).

Quindi anche atti prescritti, decaduti, notifiche nulle per irreperibilità, errori di calcolo: tutto torna valido se non si impugna entro 60 giorni la cartella ricevuta.

Potranno essere richiesti debiti molto vecchi anche agli eredi di persone decedute o soci e amministratori di società chiuse o fallite che rischieranno di dover pagare se non impugneranno tempestivamente il provvedimento.

Un vero attacco al contribuente che dovrà sborsare parecchie somme per fare opposizione e vedersi annullato il debito con il Fisco per non accollarsi debiti del passato che si credevano estinti.

(foto: pixabay) (25/07/2025)