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ALTROCONSUMATORE - Il Ministero risarcisce gli sfratti troppo lunghi

"Una recente sentenza della Corte di Cassazione ha condannato il Ministero dell'Interno per i rinvii degli sgomberi di immobili occupati abusivamente a causa delle difficoltà organizzative"

La Corte di Cassazione ha stabilito di recente che la Pubblica Amministrazione, rappresentata dal Ministero dell'Interno, non ha discrezionalità nelle scelte esecutive e deve obbedire ai provvedimenti del giudice, inclusi gli ordini di sgombero, senza rinvii.
Non potranno essere più giustificati rinvii dovuti a difficoltà organizzative (come la carenza di personale, l'assenza di un medico o tensioni sociali), a meno che non si tratti di una vera e propria forza maggiore.
I proprietari potranno essere risarciti per i danni subiti a causa del ritardo, i quali sono quantificabili anche in base ai canoni di mercato non percepiti per l'immobile occupato.

Il caso più famoso è quello del Leoncavallo, uno storico centro sociale milanese, che ha visto il Ministero dell'Interno condannato a risarcire 3 milioni di euro alla proprietà per il mancato sgombero di un immobile occupato.
Questo principio è rafforzato dalla tutela dei proprietari, grazie al "Decreto Sicurezza" che prevede procedure accelerate di rilascio e il reato di occupazione arbitraria, ma solo per la prima casa.
Per la seconda casa si dovrà procedere con il classico sfratto.

(foto: pixabay) (20/10/2025)