"Nell'ultimo consiglio del 28 ottobre l'amministrazione comunale guidata da Andrea Tuzza ha inserito l'ex Consorzio Agrario tra i beni alienabili"
Durante il consiglio comunale del 28 ottobre a Villa Bartolomea l'amministrazione comunale ha deciso di inserire tra i beni vendibili anche l'ex Consorzio Agrario.
La scelta è maturata dopo che la sovraintendenza ai beni culturali e architettonici ha dato il via libera, lo scorso mese di agosto, alla possibilità di cedere l'immobile mancando di interesse rilevante per una tutela storico architettonico.
A tal proposito l'amministrazione comunale del sindaco Andrea Tuzza aveva chiesto due perizie dell'immobile in quanto non sembrava attuale il valore da sempre indicato di un milione di euro nelle perizie degli anni precedenti.
Ora il valore ammonterebbe a 400 mila euro, un prezzo ben più basso di quello finora indicato negli atti amministrativi e che renderà più facile vendere un l'immobile ormai integrato in un quartiere completamente residenziale.
Il nuovo valore però non risulta più coerente con quello del terreno concesso al Consorzio Agrario Lombardo Veneto per la costruzione della nuova sede nella ZAI di Carpi.
Ciò potrebbe infatti esporre l'amministrazione ad un contenzioso che dovrà giustificare la differenza per il mancato introito e non incorrere in ben più gravi conseguenze erariali.
Ciò potrebbe infatti esporre l'amministrazione ad un contenzioso che dovrà giustificare la differenza per il mancato introito e non incorrere in ben più gravi conseguenze erariali.
Inoltre l'ex Consorzio Agrario, per quanto interessante per la sua cubatura all'interno della zona residenziale, necessita della bonifica del tetto in copertura di amianto mentre le le cisterne per lo stoccaggio dei carburanti risultano interrate. Tutti elementi che renderanno molto oneroso il recupero dell'immobile o la sua demolizione.
(foto: google archivies) (04/11/2019)
(foto: google archivies) (04/11/2019)