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ELZEVIRO - Arrivano le dimissioni tacite!

"Se verrà confermato dal Decreto Lavoro, il lavoratore che si assenta senza giustificazione per più di 5 giorni verrà ritenuto dimissionario perdendo la disoccupazione"

Menntre si stanno ancora facendo i conti dell'effettivo sconto fiscale nelle buste paga da luglio a novembre 2023 previsto dal Decreto Lavoro, il Governo Meloni ha introdotto le "dimissioni tacite" del lavoratore che si assenta dal lavoro senza giustificazione.

Il nuovo decreto Lavoro prevede infatti che quando l’assenza ingiustificata del lavoratore si protrae oltre il termine previsto dal contratto nazionale applicato in azienda (quindi anche un giorno!) o oltre i cinque giorni lavorativi, il rapporto di lavoro verrà considerato risolto per volontà del lavoratore.

Il datore non dovrà quindi procedere al licenziamento e il lavoratore non avrà diritto all’indennità di disoccupazione, che può essere richiesta dai dipendenti che hanno perdono involontariamente il lavoro.

Ma che succede se il lavoratore o la lavotrice si asssentano per caua di forza maggiore (es. malattia di un congiunto, blocco della viabilità etc) o se il datore blocca l'accesso all'azienda?

Pare evidente che un istituto che si basa su un comportamento "tacito" non è sostenibile.

Fino ad oggi infatti il lavoratore che si assentava senza giustificazione rimaneva iscritto nel libro paga del datore di lavoro che si doveva attivare per sollecitare il lavoratore a tornare al lavoro o procedere al licenziamento.

Ora una presunzione tacita di dimissioni indebilisce nuovamente il lavoratore. Tanto valeva istituire il "licenziamento tacito".

Al lavoratore non  resterà che dimettersi per giusta causa.

(logo: pixabay) (05/05/2023)