(foto: logo) (19/12/2014)
Ultimi Post

ALTROCONSUMATORE - Basta rinnovi taciti!
"Stop ai rinnovi taciti senza avviso. Così stabilisce il nuo…

SAN GIOVANNI ILARIONE - Aumento delle indennità del congedo parentale
"L'INPS fornisce indicazioni sull’indennità del congedo pare…

ANTIPOLITICA - La guerra agli italiani #12 (30 anni di contributi e via il TFR)
"La nuova proposta del Governo aumenterà gli anni di contrib…

ANTIPOLITICA - Referendum 8-9 giugno - Votate per Voi
"Votate SI, votate NO, votate scheda nulla! Votate per dare …

ANGIARI - Rogo alla Stena Recycling
"Grande incendio alla ditta svedese che tratta rifiuti plast…

ALBAREDO D'ADIGE - 18 maggio - Inaugurazione Campo Fiera
"Domenica 18 maggio alle 11.30 verrà inaugurato il Campo Fie…

ANTIPOLITICA - La guerra agli italiani #11 (Acconto IRPEF aumentato)
"Le nuove aliquote IRPEF ribassate non si applicherann…

AFFI - Corso teorico e pratico sulla fiaba
"Si chiama Parole Nuove il corso gratuito di tre incontri ch…

ALTROCONSUMATORE - La corsa del Bitcoin
"In piena crisi economica mondiale il bitcoin, la valuta vir…

NOGARA - L'importanza di essere Sindaco
"Il sindaco è responsabile degli atti del proprio Comu…

ANTIPOLITICA - La guerra agli italiani #10 (Risarcimento danni assicurativi)
"E' fallito il tentativo di abbassare le tabelle di Milano u…

ALTROCONSUMATORE - Miglior conto deposito: puntare alla liquidità immediata
"Con i tassi di interesse in ribasso è meglio puntare sulla …
ANTIPOLITICA - Posta Certificat@...addio...e il cittadino paga!
"Dal 18 dicembre 2014 non sarà più attivabile il servizio www.postacertificata.gov.it. L'obiettivo del Governo sarà risparmiare 19 milioni di euro da utilizzare per il nuovo servizio Italia Login!"
al 18 Marzo 2015 tutti gli utenti CEC-PAC potranno richiedere una casella PEC, gratuita per un anno, tramite l’indirizzo richiestapec@agid.gov.it.
- See more at:
http://www.agid.gov.it/notizie/chiude-la-cec-pac-arrivo-solo-standard-la-posta-certificata#sthash.6AhIMAEi.dpuf
Dal 18 Marzo 2015 tutti gli utenti CEC-PAC potranno richiedere una casella PEC, gratuita per un anno, tramite l’indirizzo richiestapec@agid.gov.it.
- See more at:
http://www.agid.gov.it/notizie/chiude-la-cec-pac-arrivo-solo-standard-la-posta-certificata#sthash.6AhIMAEi.dpuf
Dal 18 Marzo 2015 tutti gli utenti CEC-PAC potranno richiedere una casella PEC, gratuita per un anno, tramite l’indirizzo richiestapec@agid.gov.it.
- See more at:
http://www.agid.gov.it/notizie/chiude-la-cec-pac-arrivo-solo-standard-la-posta-certificata#sthash.6AhIMAEi.dpuf
Risale al 2010 la presentazione del servizio di posta certificata dell’allora ministro della Funzione Pubblica Renato Brunetta. La promessa era niente più code agli sportelli e faldoni di carta, la possibilità di inviare una mail con lo stesso valore una raccomandata con ricevuta di ritorno e risparmiando le spese di spedizione.
Dopo 3 anni, quella che doveva diventare un servizio per 10 milioni di italiani ha segnato il passo. Dal contatore del sito postacertificata.gov.it si apprende infatti che sono solo poco più di 1,5 milioni gli italiani che hanno fatto richiesta di una casella Pec pubblica.
Ma la cosa che più stupisce è l’assenza di utilizzo da parte di quelle stesse amministrazioni che avrebbero dovuto attivarle e utilizzarle.
Basta verificarlo nei siti delle singole amministrazioni. Hanno preferito attivare quelle a pagamento, facendo pagare quindi 2 volte al cittadino lo stesso servizio, circa 50 milioni di euro.
E’ vero, non c’è nessuna legge che imponga alle aziende l’utilizzo della Pec. D’altronde la legge numero 2 del 28 gennaio 2009 prevede soltanto l’obbligo di attivazione.
Il motivo che ha spinto molte amministrazione a scegliere il servizio offerto dai privati spendendo poco più di cinque euro all’anno per ogni casella PEC è strettamente tecnico.
Il servizio denominato dalla legge di attuazione PEC è in realtà CEC-PAC (Comunicazione Elettronica Certificata tra la Pubblica Amministrazione e il Cittadino, attivabile gratuitamente tramite il portale www.postacertificata.gov.it), ossia una PEC solo limitata agli invii alle Pubbliche Amministrazioni che quindi non possono essere utilizzate tra aziende e nemmeno tra cittadini.
Un servizio limitato sia nello spazio della casella (solo 250 megabyte) e anche negli allegati, solo 30 megabyte.
Questa particolarità porta anche dei problemi operativi in quanto ogni pubblica amministrazione deve comunicare di volta in volta l’indirizzo da aggiungere alla Rubrica della Posta Certificat@ o sarà impossibile ricevere comunicazioni dai cittadini.
Ma se le stesse amministrazioni non usano la Posta Certificat@ ricorrendo ai privati, si creerà solo un disservizio per il cittadino incapace di comunicare, spesso avendo termini perentori per provvedere (es. pagamento delle tasse).
Certo un governo più lungimirante avrebbe dovuto puntare direttamente alla PEC, anzi a una PEC universale, magari anche per il processo telematico, consentendo ad ogni cittadino di difendersi e vedersi riconosciuti più facilmente i propri diritti.
Si è preferito invece crearne due o tre tipologie che non comunicano fra loro e far pagare il cittadino. Oppure sarebbe auspicabile una interpretazione estensiva del provvedimento di attuazione che parla solo di PEC e far risparmiare al cittadino milioni di euro portando il Paese avanti nella digitalizzazione della Pubblica Amministrazione.
Dal 18 dicembre 2014 non sarà più attivabile il servizio www.postacertificata.gov.it. L'obiettivo del Governo sarà risparmiare 19 milioni di euro da utilizzare per il nuovo servizio Italia Login!
Ma che ne è stato dei 31 milioni di differenza già spesi?
Intanto
dal 18 marzo 2015 i possessori della "vecchia" postacertificat@ CEC-PAC
potranno richiedere una casella PEC gratuita per un anno (sigh!),
tramite l'indirizzo richiestapec.agid.gov.it. Ma il decreto attuativo
non parlava di servizio gratuito?
Se
è giusto creare un unico stardard di PEC, magari estendendola anche al
processo telematico, non sarebbe più giusto dare una "identità digitale"
a tutti i cittadini fornendo il servizio gratuitamente a tutti i
cittadini?
Si
risolverebbero molti problemi di notifica, di reperibilità del
cittadino, di rapporti con la PA, di raccolta firme per i referendum o
le proposte di legge, diventerebbe obbligatorio garantire l'accesso alla
rete e la formazione da parte degli enti pubblici.
Affi
Albaredo d'Adige
Altroconsumatore
Angiari
Antipolitica
Arcole
Articolo 21
Badia Calavena
Banca
Bardolino
Belfiore
Bevilacqua
BIBLIOTHECA
Bonavigo
Boschi Sant'Anna
Bosco Chiesanuova
Bovolone
Brentino Belluno
Bussolengo
Buttapietra
Caldiero
Caprino Veronese
Castagnaro
Castel d'Azzano
Castelnuovo del Garda
Cazzano di Tramigna
Cerea
Cerro Veronese
Cologna Veneta
Colognola ai Colli
Elzeviro
Erbezzo
Garda
Giustizia
Goodbank
Guadagnare
Illasi
Isola della Scala
Lavagno
Legnago
Mezzane di Sotto
Minerbe
Monteforte d'Alpone
Mozzecane
Negrar
Nogara
Oppeano
Palù
Pandemia
Pastrengo
Peschiera del Garda
Povegliano Veronese
Pressana
Radioaut
Rivoli Veronese
Ronco all'Adige
Roverè Veronese
Roveredo di Guà
Salizzole
San Bonifacio
San Giovanni Ilarione
San Mauro di Saline
San Pietro di Morubio
Sanguinetto
Sant'Anna d'Alfaedo
Selva di Progno
Sona
Telefonia
Terrazzo
Torri del Beneco
Tregnago
Valeggio sul Mincio
Velo Veronese
Veronella
Vestenanova
Vigasio
Villa Bartolomea
Zevio
Zimella